mercoledì 30 dicembre 2009

ANNO NUOVO: SPERIAMO NON CI SIANO PIU' I SOLITI BIDONI PRESI SEMPRE NELLO STESSO POSTO!



Le The Angels hanno monitorato una via a caso nel quartiere Oltredora, chiamate in "soccorso" da alcuni condomini... e quanto rompono!!! Hanno sempre qualcosa per cui lamentarsi... 


Gli si può dare torto? 


Vi presentiamo, prese a campione, due fotografie di Via Portalupi "By Night"... non di più,  altrimenti potreste essere invidiosi e voler tutti andare ad abitare nella stessa via...



Abito rigorosamente bianco, in pura carta, per una serata di fine agosto dove domina ancora il... bidone! 



Un paesaggio decisamente autunnale e suggestivo... attenzione però a scansare l'ultimo  bidone perché rischiate di prendervi la pianta in pieno muso! Caspita... sembra quasi la passeggiata di Diano Marina... speriamo solamente che, a differenza, non ci siano stranieri in vacanza... che figura!!!


Ed ecco Via Portalupi in "The Morning"... ancora cullata da un caldo sole...



... questo sole che bacia inesorabile i leggiadri bidoni dell'organico facendogli sprigionare un  profumo che arrivando ai primi piani del condominio, sprigiona un'essenza di "gradevole" Eau De Compost...




... sparsi per il marciapiede che per fortuna o sfortuna, è bello largo... altrimenti li troverebbero in mezzo alla strada...




... al signore ke doveva passare gli abbiamo proposto di farsi prestare la scopa dalla Befana, forse volando... avrebbe anche evitato di pestare la cacca nell'erba...



La giornata del ritiro si veste rigorosamente di grigio... scuro, quindi... posizione Castore e Polluce...
Di seguito abbiamo... di tutto un po'... manca il bianco ma... presto arriva... noi ne avremmo messo qualcuno anche sulle piante... anticipando il Natale...



Ecco a voi il... bianco!!! Ovviamente sparso... anche un "pezzettino" giù dal marciapiede...







... con preferenza di passaggio: lato cancellata, lato... quel che resta del marciapiede..



E per concludere con questo incantevole panorama, vi presentiamo uno dei momenti più edificanti di questo metodo di raccolta... certo che una mano la danno anche coloro che, impauriti dalla possibile caduta d'ernia, non fanno a pezzi gli scatoloni!!!





Tutto questo "spettacolare" panorama al modico costo di € 1.719,60, solamente per la movimentazione dei bidoni dall'ottobre 2007 al dicembre 2008. Ovviamente TIA esclusa. Chissà nel 2009? 


I condomini si domandano per quale motivo non possano avere la stessa chanche avuta dal palazzo vicino...



Forse sono più fortunati perché in curva le manovre si effettuano meglio? Beh, basterebbe arrivare con mezzi meno grandi e... volere è potere!!!
In questo modo, tante famiglie risparmierebbero dei soldi per affrontare altre spese, visti i tempi magri e di crisi...

Le The Angels, insieme ai condomini di Via Portalupi, si augurano che il Nuovo Anno faccia scomparire qualche "bidone"... dai marciapiedi.


mercoledì 23 dicembre 2009

IL QUOTIDIANO "CRONACA QUI" RIPORTA IL POST DELLE THE ANGELS

Martedì 22 dicembre il quotidiano CRONACA QUI riporta  il dramma delle automobili in fiamme nel quartiere Oltredora. La fotografia fa parte del nostro "reportage" ed è stata concessa al quotidiano al fine di corredarne l'informazione.



Le The Angels ringraziano il giornalista che ha scritto l'articolo per aver dato spazio, come sempre, agli eventi che, troppo spesso, colpiscono il quartiere Oltredora.


domenica 20 dicembre 2009

A FUOCO LE AUTOMOBILI DI VIA AMENDOLA: UN INFERNO

Questa mattina verso l'una, mentre la The Angels Claudia era ancora collegata al suo computer, continuavano ad udirsi degli scoppi che sembravano dei petardi, ma troppo strani per essere identificati come tali. 


Infatti, avvicinandosi alla finestra, scorge uno strano bagliore e il panorama che le si presenta non è dei più natalizi! 



Veramente impressionante, sembrava l'inferno che stonava con il velo bianco della neve caduta... momenti di panico colmati dall'arrivo immediato dei Vigili del Fuoco.







Avrebbe potuto trasformarsi in un disastro di dimensioni ben più gravi poiché di fianco e di fronte vi erano parcheggiate altre automobili... molto vicine alle case.



L'ottimo intervento dei Vigili del Fuoco ha evitato l'estendersi dell'incendio, lavorando con l'idrante per più di un'ora, mentre i nostri Carabinieri raccoglievano testimonianze e dati relativi alle auto coinvolte.



Questo è ciò che rimane della vettura dalla quale è partito l'incendio: un Mercedes nuovo di pacca!!!



Eccolo, completamente "arrostito"... insieme all'auto di sinistra e...



questa alla sua destra...



Il lavoro è terminato, finalmente il pericolo è rientrato... lasciando ora spazio, come sempre, a mille dubbi...



Il triste panorama che si è presentato questa mattina... agli occhi di coloro che stavano dormendo e, come spesso accade, non hanno né sentito né visto nulla!


Come già specificato il Mercedes dal quale si è scatenato l'incendio è, anzi era nuovo... aveva pochi mesi di vita. Una delle auto vicine appartiene alla stessa famiglia... 


La domanda che sorge spontanea alle The Angels (già posta ai Carabinieri) è la seguente: " Possibile che gli incendi alle vetture e non solamente, anche a dei furgoni, si sviluppino da soli sia con il caldo che con il freddo e, soprattutto, non a causa del surriscaldamento del motore ma, tranquillamente parcheggiate?
Per avanzare l'ipotesi dolosa, ci siamo tutti stupiti dell'orario... perché farlo? Se stuprano in pieno giorno, potrebbero anche appiccare il fuoco all'una di "notte"...


Il risultato è che questa famiglia, nonostante sia assicurata contro il furto e l'incendio, è rimasta a piedi con un bilancio di due auto andate in "fumo" e,  con l'avvicinarsi del Natale... ha avuto un grande "regalo"!!!  
Nel caso specifico non conosciamo ancora le cause e bisognerà attendere il rapporto finale dei Vigili del fuoco che, pare, abbiano escluso, per ora, un'origine dolosa.


Dal 2006, tra Via Vittime di Bologna, Via Portalupi e Via Amendola, sono almeno sei gli incendi ricordati, oltre  a quello vicino alla "Piazzetta del Mercato", sempre e comunque a Oltredora, "Villaggio Dora"... cambia il nome alla zona ma sempre a Basse Di Dora  (nome originale) ci troviamo! 
I Carabineri di Collegno hanno confermato che alcuni sono stati dolosi e conclusi con l'arresto degli autori... gli altri... a questo punto dovremmo fare causa alle case automobilistiche che costruiscono fior di automobili con il fondoschiena? Mah... questo dubbio, per ora resterà.


Certo è che, tra furti in appartamento, piccolo spaccio e auto andate a fuoco, non possiamo dire di sentirci davvero "tranquilli" e tutelati!

Le The Angels si uniscono alla rabbia di tutte quelle persone che hanno visto andare a fuoco, sotto ai propri occhi, i sacrifici  fatti per l'acquisto delle loro vetture!

martedì 15 dicembre 2009

AFFITTI: NON ESISTE CONTRATTO DI LOCAZIONE... NESSUNA AGEVOLAZIONE FISCALE PER L'INQUILINO

Il mercato degli affitti è destinato a crescere rispetto all'andamento delle compravendite vista la crisi sul lavoro, quindi sia per i proprietari che per gli inquilini, molti comuni hanno applicato delle agevolazioni che non tutti conoscono, tra il quale il Comune di Collegno.
I contratti a canone concordato hanno una durata di anni 3 + 2. 
Al di là del canone, vi sono obblighi tra i quali il divieto di subaffitto. L'inquilino versa 3 mesi di cauzione ed il proprietario dovrà restituirgli, con cadenza annuale,  un interesse pari al tasso legale del 3% (l' Art. 1. Decreta: la misura del saggio degli interessi legali di cui all'art. 1284 del codice civile e' fissata al 3 per cento in ragione d'anno, con decorrenza dal 1° gennaio 2008 e tutt'ora in vigore)
Al termine dei 5 anni, è possibile rivedere il contratto. Per far sì che questo contratto sia valido, bisogna procedere alla registrazione presso l'agenzia delle entrate. Questo serve per poter accedere alle agevolazioni fiscali e agli sgravi sul canone di affitto. La regola vale sia per i contratti di affitto concordati (abitazione principale) che liberi, a patto che il reddito non superi i 30.987,41 euro l'anno. 
Ora noi THE ANGELS ci siamo poste una domanda, vedendo alcuni contratti di inquilini che, nel nostro Comune, non superano la cifra richiesta e accorgendoci che né  loro né i proprietari, registrano i contratti presso l'Ufficio del Registro. Non solo, soprattutto vedendo che non arrivano a fine mese con le altre spese e con i figli a carico. Alcuni, potrebbero rientrarvi già con un misero reddito di 15.493,71 euro l'anno.


La domanda delle THE ANGELS è la seguente: bisogna denunciare il proprietario, con il rischio di eventuali ritorsioni, oppure devono andare gli inquilini a farsi registrare il contratto pagando una mora?
Eppure anche a loro spetterebbe l'agevolazione delle detrazioni, solamente che, in questo caso, sono obbligati a stare zitti e continuare a pagare per non trovarsi in mezzo ad una strada.


Gradiremmo qualche delucidazione in merito, da parte di persone competenti o che hanno avuto lo stesso problema, rispondendo nell'area commenti.


Anche i proprietari potrebbero usufruire degli sgravi fiscali... certo facendo del "nero" il "guadagno" cambia... possibile che non si possano effettuare  dei controlli?





IL SITO DELL'AGENZIA DELLE ENTRATE E' MOLTO CHIARO, DI SEGUITO TROVATE LE INDICAZIONI NECESSARIE PER FARE TUTTO "SECONDO LA LEGGE"!


Contratto di locazione ad uso abitativo


Il contratto di locazione è un contratto con cui una parte si impegna a concedere a un'altra il godimento di un bene mobile o immobile per un certo tempo dietro pagamento di un determinato compenso.


Come si registra un contratto di locazione


Tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili (compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi IVA) devono essere obbligatoriamente registrati, qualunque sia l'ammontare del canone pattuito.
La registrazione va effettuata entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto. Se la durata del contratto non supera i trenta giorni complessivi nell'anno, a prescindere dall'importo del canone, non si è obbligati alla registrazione del contratto.


Il contratto di locazione può essere registrato in due modi:

  • Modalità telematica (obbligatoria per i possessori di oltre 100 immobili e facoltativa per tutti gli altri contribuenti). La registrazione può essere fatta direttamente dal contribuente o incaricando un intermediario abilitato; la procedura consente il contestuale pagamento on line delle imposte e di eventuali interessi e sanzioni, con il vantaggio che le somme dovute sono calcolate direttamente dal software. Il sistema, peraltro, è del tutto sicuro in quanto i dati viaggiano criptati e sono leggibili solamente dall'Agenzia delle Entrate.
  • Modalità tradizionale (cartacea) recandosi presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate dopo avere effettuato il pagamento dell'imposta di registro presso uno sportello bancario o postale.
NOTA: per il versamento dell'imposta di registro deve essere utilizzato il Modello F"23 e si devono utilizzare i relativi Codici Tributo.
Lo stesso codice non può essere indicato più volte, per cui i relativi importi vanno sommati.
L'elenco completo dei codici è disponibile presso il concessionario, la banca o la posta.


Come si calcola l'imposta di registro


Per i contratti di locazione e sublocazione di immobili urbani di durata pluriennale il pagamento dell'imposta può avvenire con le seguenti modalità:

  • di anno in anno, entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità, applicando il 2 per cento a ciascuna annualità e tenendo conto degli aumenti ISTAT
  • in un'unica soluzione, entro 30 giorni dalla stipula del contratto, applicando il 2 per cento all'importo pattuito per l'intera durata del contratto: in questo caso spetta uno sconto sull'imposta dovuta pari alla metà del tasso d'interesse moltiplicato per gli anni di durata del contratto.

Come registrare via web senza installare alcun software


Con la registrazione via web si evitano le file e gli spostamenti agli sportelli bancari o postali (per il pagamento dell'imposta) e all'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate (per la registrazione dell'Atto).
Per effettuare tale operazione è necessario essere in possesso dell'abilitazione ai canali Entratel o del codice PIN per l'accesso a Fisconline.
Con "Locazioni web" e "Pagamenti registro web" non è più necessario scaricare e installare sul proprio computer un software dedicato.
LOCAZIONI WEB dà la possibilità di presentare la richiesta di registrazione dei contratti compilando online i campi relativi al conduttore, al locatore, all'immobile e al canone di locazione che sono automaticamente riportati in uno schema di contratto stampabile dal sito. Basta poi cliccare su un pulsante per calcolare le imposte dovute, inserire le coordinate bancarie o postali sul quale l'Agenzia addebiterà l'importo e il codice PIN.
PAGAMENTI REGISTRO WEB semplifica le operazioni di pagamento dell'imposta di registro per le annualità successive alla prima dei contratti di locazione pluriennali, o per le proroghe, risoluzioni e cessioni delle locazioni in essere. Una schermata web consente di selezionare il contratto di interesse, calcolare automaticamente l'imposta e inserire le necessarie coordinate bancarie per l'addebito del pagamento. Dopo aver inserito il codice PIN, l'operazione è conclusa.


Come registrare on line installando il software


Come per la registrazione web si evitano file e spostamenti. Inoltre, il programma mette a disposizione diversi testi di contratti standard da personalizzare con i propri dati, in modo che, completata l'elaborazione del contratto, sia possibile anche la stampa dello stesso.


La procedura diretta


La trasmissione telematica dei contratti di locazione, delle denunce cumulative dei contratti di affitto di fondi rustici e dei pagamenti successivi alla registrazione, è possibile per tutti i contribuenti. Per effettuare tali operazioni è necessario essere in possesso dell'abilitazione ai canali "Entratel" o del codice PIN per l'accesso a "Fisconline". Una volta ottenute le previste abilitazioni è possibile scaricare dal sito internet dell'Agenzia delle Entrate il software gratuito che consente di:

  • compilare il file da inviare; il programma fornito dall'Agenzia delle Entrate permette di creare e stampare il testo del contratto stipulato
  • effettuare il pagamento delle imposte di registro, di bollo e di eventuali interessi e sanzioni
Con ulteriore ricevuta, viene comunicato al contribuente l'esito dell'addebito eseguito dalla banca in relazione alle imposte di registro, di bollo e degli eventuali interessi e sanzioni versati telematicamente. Ad ogni modo, tutte le ricevute sono disponibili presso l'ufficio dell'Agenzia delle Entrate indicato nella richiesta di registrazione telematica.


La registrazione tramite intermediario


L'intermediario, in primo luogo, deve rilasciare, nel momento in cui assume l'incarico, una dichiarazione, debitamente datata e sottoscritta, con cui si impegna a provvedere alla registrazione e all'esecuzione dei pagamenti telematici delle imposte relative ai canoni per le annualità successive, alle proroghe, anche tacite, alle cessioni, alle risoluzioni.
In secondo luogo, deve consegnare al contribuente che ha conferito tale incarico:

  • due copie della ricevuta di avvenuta registrazione, ovvero della esecuzione dei pagamenti delle imposte relative ai canoni per le annualità successive, delle proroghe, anche tacite, delle cessioni, delle risoluzioni, posto che una di essere resta comunque destinata all'altra parte del contraente che non ha richiesto la registrazione;
  • una copia della ricevuta di pagamento delle imposte dovute
La registrazione tramite delegato


Un'altra modalità per registrare un contratto di locazione, a disposizione del contribuente non abilitato al servizio telematico, è quella di incaricare un soggetto delegato avente adeguata capacità tecnica, economica, finanziaria ed organizzativa.
Il contribuente è tenuto a trasmettere una richiesta al competente ufficio dell'Agenzia delle Entrate identificandosi attraverso appositi codici (presenti nel modulo di richiesta di abilitazione al servizio Entratel).
In particolare il delegante deve compilare il quadro "T" del modulo, indicando i dati relativi al destinatario della delega (codice fiscale, cognome e nome per le persone fisiche, denominazione o ragione sociale se si tratta di persona giuridica).


Come registrare in ufficio


La registrazione cartacea di un contratto di locazione può essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate, non necessariamente, quindi, presso l'ufficio competente in relazione al proprio domicilio fiscale.
Al momento della presentazione della richiesta della presentazione dell'atto da parte del contibuente, l'ufficio:

  • restituisce timbrate e firmate copia degli atti registrati (nel caso in cui la registrazione dell'atto sia contestuale alla ricezione)
  • rilascia la ricevuta dell'avvenuta consegna e comunica al contribuente i termini entro i quali è possibile ottenere copia degli atti registrati (nel caso in cui la registrazione dell'atto sia differita)
Per la registrazione di un contratto presso l'ufficio è necessario portare la seguente documentazione:

  • almeno due copie, con firma in originale, dell'atto da registrare
  • la richiesta di registrazione effettuata sullo stampato meccanografico Modello 69
  • se gli atti da registrare sono più di uno occorre presentare anche un  elenco Modello RR in cui vanno elencati gli atti di cui si richiede la registrazione. I modelli, oltre ad essere scaricabili da internet, sono disponibili presso qualsiasi ufficio delle entrate
  • un contrassegno rilasciato con modalità telematica, da applicare su originali e copie attestante il pagamento dell'imposta di bollo pari a euro 14,62 per ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe
  • la ricevuta di pagamento dell'imposta di registro Modello F23


La registrazione del contratto è un obbligo previsto dalla legge.


L'imposta di registro va pagata ogni anno e qualora non si ottemperasse a tale pagamento s'incorre nelle sanzioni previste dalla legge.


MEDITATE... MEDITATE GENTE!!!






lunedì 14 dicembre 2009

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE - RADDOPPIA PER NATALE







I GIORNI 16 E  17 DICEMBRE  ALLE ORE 17:30 (PER IL PUBBLICO ORE 18:30) SI TERRA' LA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE.

LA SEDUTA AVVERRA' NELLA VILLA COMUNALE IN VIA TORINO N. 9 A COLLEGNO

ORDINE DEL GIORNO:

- INTERROGAZIONI

domenica 13 dicembre 2009

IVETTA BONO CON "UN LIBRO PER VOI": VERRA' UN GIORNO

Fra poco più di dieci giorni è Natale. Inutile e reiterante ricordare che troppo spesso questa festività perde il suo originale sapore per cedere il passo a sapori più apprezzati dalle papille gustative e da chi vive sul consumismo che dall'anima. 



Ebbene, mi è sembrata una buona idea recensire, nel mio solito semplice modo che spero parli ai vostri cuori, un libro per bambini.
Anche il fatto che questa sia la settimana dell' Hanouka (Festa ebraica che dura otto giorni, e cade in Novembre o Dicembre, quest'anno inizia il 12 Dicembre) è un'ottima ragione per dare spazio a questo piccolo grazioso volume. 
Si intitola "Verrà un giorno", scritto da Marinella Danieli ed edito dalla Casa Editrice Bambini Nuovi per l'Uomo del Futuro. Costa 12,00 euro, un ottimo pensierino per i piccoli delle nostre famiglie.
E', ovviamente, una fiaba, adatta ai ragazzi dagli otto anni in poi e, perché no, agli adulti. Sì, quelli che, giustamente, guardano i telegiornali e leggono i quotidiani, per essere informati, come faccio io stessa. Il problema è che l'informazione è traviata e dipende da chi paga gli stipendi di quel certo gruppo di giornalisti... e soprattutto, tende alla negatività. Sempre! Il veleno di certe notizie alimenta le nostre paure, ansie, la nostra malinconia e scarsa fiducia nel futuro. Questo libro è una piccola iniezione di fiducia, un modo diverso per parlare ai nostri bambini di un grave problema di convivenza e, allo stesso tempo, per parlar loro di magia, di pace, di amore, di luce. Cosa non indifferente, in questo periodo. 


Nell'anno 2525, in Medio Oriente, nella Terra Santa in cui da tempo "era tornato a scorrere il latte e il miele", come alle origini, un nonno racconta ai suoi nipotini una storia lontana, distaccata dalla realtà e quindi per loro incredibile... la storia d'amore di due giovani, Israele e Palestina, che durante un viaggio in Italia, dopo i primi imbarazzi dovuti all'odio che in quegli anni ancora sopravvive tra i loro popoli, scoprono di essere molto più simili di quanto si fossero aspettati. Si innamorano, a tal punto da fuggire dalle rispettive famiglie che li ostacolano e, uniti "dal filo della luce del loro amore" si rifugiano su una montagna dove un saggio, veggente, uomo di Dio, benedice la loro unione. Dopo un anno nasce Eletina', dall'unione dei loro due nomi, un bambino che cresce nell'amore e nella serenità, vicino al Saggio... fino a quando, in un tentativo di dividere i giovani sposi e il loro bambino, organizzato dalle due famiglie, solo un intervento soprannaturale curato dal Saggio salva il piccolo. 
"Il tempo trascorreva con il consueto ritmo, molti giovani israeliti e palestinesi morivano, senza aver conosciuto la gioia, negli attentati e scontri che l'insensatezza umana è in grado di produrre. Purtroppo in molti luoghi della Terra prevalevano l'ingiustizia e la violenza, il disordine un po' ovunque, ma vi erano per fortuna anche oasi di serenità, e uomini e donne di buona volontà che permettevano la continuazione della vita sul pianeta". Cresciuto con il Saggio in un'oasi di pace per lui creata, in possesso di un meraviglioso strumento musicale a corde, fatto di legni e metalli preziosi, e dotato di una meravigliosa voce, Eletina' decide di trasferirsi a vivere in un paese di confine tra Israele e Palestina, diventando una famosa stella dello spettacolo...
Da qui in poi, dovete leggere voi stessi la storia poiché, come dicevamo, ricca di spunti positivi, primo fra tutti l'irresistibile desiderio del giovane di operare affinché la Luce a l'Amore abitino stabilmente sulla Terra e la sua consapevolezza che "Chi opera per il Bene non è mai lasciato solo nella lotta". 
C'è un lieto fine, come potete immaginare... un lieto fine in mano ai giovani. Ma vale la pena leggerlo, credetemi. E magari cercare di applicarne i sani principi, a partire dall'ambiente in cui viviamo. 
Una segnalazione... il colore trainante di questo volume è l'indaco; indaco la copertina, indaco l'inchiostro usato, ricchi di indaco gli acquarelli del testo. Forse con riferimento ai Bambini Indaco... ma di questo parleremo dopo Natale... che auguro Sereno a tutti voi.





giovedì 10 dicembre 2009

ETERNIT "FUORILEGGE" CON LICENZA DI UCCIDERE OGGI ALLA SBARRA


Guardate un po' cosa abbiamo trovato girando per Collegno?


Nelle vie Oberdan e Bendini un po' di amianto e non solo... anche a Borgata Paradiso e... cercatelo!


Purtroppo l'onerosita' delle operazioni di smaltimento ha spesso indotto alcuni cittadini al fai da te, senza tener conto dei danni per l'ambiente e soprattutto dei rischi per se stessi e per gli altri.
Qualcuno invece, pare, che non sia consapevole dei fatti, nonostante le cronache degli ultimi anni abbiano documentato quanto l'eternit sia dannoso e cancerogeno: anni ed anni di battaglie per riconoscere il diritto a lavoratori e famiglie danneggiate ed in molti casi, purtroppo, uccisi dalla sostanza.... ed ecco a voi un piccolo esempio di ondulina domestica di un paio di villette a  Collegno... 











Noi, The  Angels, ci domandiamo: come, passando, l'abbiamo notato, possibile che nessun' altro se ne sia accorto??? 


Per molti anni il rischio di esposizione alle fibre di amianto è stato legato soltanto ai lavoratori del settore; solo a partire dagli anni ottanta l'attenzione si è spostata sulle esposizioni non professionali e sulla possibilità di considerare l'amianto un contaminante ambientale.


Sulla base di queste considerazioni, oltre alla Legge 257/92, che vieta nel nostro paese l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, sono stati emanati alcuni decreti e circolari applicative con l'obiettivo di gestire il potenziale pericolo derivato dalla presenza di amianto negli edifici, manufatti e coperture.

La messa al bando dell’utilizzo delle fibre naturali di amianto ha determinato che oggi solo gli operatori addetti allo smaltimento dei prodotti contenenti asbesto o alla bonifica degli ambienti, in cui è stato applicato, risultano professionalmente esposti.


OGGI, A TORINO, IL VIA AL PROCESSO DEL SECOLO!!!


Cinque miliardi di euro di risarcimento richiesti da quattromila e cinquecento parti civili, venti milioni di euro già risarciti a settecento vittime. 
Questa mattina alle ore dieci, a Torino, ha avuto inizio il procedimento nei confronti dei miliardari ritenuti responsabili di questa strage. L'accusa è rappresentata in aula dal pm Raffaele Guariniello.
Il processo per le vittime dell'eternit è il più grande che sia mai stato celebrato per questioni legate all'amianto e come parti lese i familiari di deceduti, eredi e persone che si sono ammalate per gli effetti della lavorazione negli stabilimenti italiani di Casale Monferrato, Cavagnolo, Rubiera e Bagnoli. 
Nonostante gli stabilimenti siano stati chiusi nel 1986, la tragedia continua ancora oggi con decine di casi annui di malattie legate all'amianto. Tale materiale, diffusamente utilizzato nel nostro paese, in particolare nel settore dell'industria e dell'edilizia, è altamente nocivo. L'esposizione alle fibre di amianto è infatti responsabile di patologie gravi e irreversibili, tra le quali anche una gravissima forma di cancro denominata "mesotelioma" e l'asbestosi.
La legge n. 257/1992, in Italia, ha messo al bando tutti i prodotti contenenti amianto, vietandone l'estrazione, l'importazione, la commercializzazione e la produzione di amianto e di prodotto contenenti tale minerale.
Un disastro di vaste proporzioni al quale sono chiamati a rispondere direttamente il barone belga Jean-Marie Louis Ghislain e il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, entrambi accusati di disastro doloso e rimozione volontaria di cautele.
All'udienza preliminare tra le decine di parti civili, si sono anche costituiti enti pubblici, associazioni, sindacati, l'Inail e l'Inps e, tra i testimoni citati compare anche l'ex Presidente del Consiglio Romano Prodi.




Indicazioni per le bonifiche

I metodi di bonifica che possono essere attuati, sia nel caso di interventi circoscritti ad aree limitate dell'edificio, sia nel caso di interventi generali, sono:





3a) Rimozione dei materiali di amianto






E' il procedimento più diffuso perchè elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessità di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell'edificio. Comporta un rischio estremamente elevato per i lavoratori addetti e per la contaminazione dell'ambiente; produce notevoli quantitativi di rifiuti tossici e nocivi che devono essere correttamente smaltiti. E' la procedura che comporta i costi più elevati ed i più lunghi tempi di realizzazione. In genere richiede l'applicazione di un nuovo materiale, in sostituzione dell'amianto rimosso.




3b) Incapsulamento






Consiste nel trattamento dell'amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che (a seconda del tipo di prodotto usato) tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l'aderenza al supporto, a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Costi e tempi dell'intervento risultano più contenuti. Non richiede la successiva applicazione di un prodotto sostitutivo e non produce rifiuti tossici. Il rischio per i lavoratori addetti e per l'inquinamento dell'ambiente è generalmente minore rispetto alla rimozione. E' il trattamento di elezione per i materiali poco friabili di tipo cementizio. Il principale inconveniente è rappresentato dalla permanenza nell'edificio del materiale di amianto e dalla conseguente necessità di mantenere un programma di controllo e manutenzione. Occorre inoltre verificare periodicamente l'efficacia dell'incapsulamento, che col tempo può alterarsi o essere danneggiato, ed eventualmente ripetere il trattamento. L'eventuale rimozione di un materiale di amianto precedentemente incapsulato è più complessa, per la difficoltà di bagnare il materiale a causa dell'effetto impermeabilizzante del trattamento. Inoltre, l'incapsulamento può alterare le proprietà antifiamma e fonoassorbenti del rivestimento di amianto.





3c) Confinamento






Consiste nell'installazione di una barriera a tenuta che separi l'amianto dalle aree occupate dell'edificio. Se non viene associato ad un trattamento incapsulante, il rilascio di fibre continua all'interno del confinamento. Rispetto all'incapsulamento, presenta il vantaggio di realizzare una barriera resistente agli urti. E' indicato nel caso di materiali facilmente accessibili, in particolare per bonifica di aree circoscritte (ad es. una colonna). Non è indicato quando sia necessario accedere frequentemente nello spazio confinato. Il costo è contenuto, se l'intervento non comporta lo spostamento dell'impianto elettrico, termoidraulico, di ventilazione, ecc. Occorre sempre un programma di controllo e manutenzione, in quanto l'amianto rimane nell'edificio; inoltre la barriera installata per il confinamento deve essere mantenuta in buone condizioni.




3d) Indicazioni per la scelta del metodo di bonifica






A scopo orientativo possono essere formulate le seguenti indicazioni:



I) un intervento di rimozione spesso non costituisce la migliore soluzione per ridurre l'esposizione ad amianto. Se viene condotto impropriamente può elevare la concentrazione di fibre aerodisperse, aumentando, invece di ridurre, il rischio di malattie da amianto;


II) materiali accessibili, soprattutto se facilmente danneggiabili, devono essere protetti da un idoneo confinamento;


III) prima di scegliere un intervento di incapsulaggio deve essere attentamente valutata l'idoneità del materiale di amianto a sopportare il peso dell'incapsulante.
In particolare trattamenti incapsulanti non sono indicati:
*nel caso di materiali molto friabili o che presentano scarsa coesione interna o adesione al substrato, in quanto l'incapsulante aumenta il peso strutturale aggravando la tendenza del materiale a delaminarsi o a staccarsi dal substrato;
*nel caso di materiali friabili di spessore elevato (maggiore di 2 cm), nei quali il trattamento non penetra molto in profondità e non riesce quindi a restituire l'adesione al supporto sottostante.
Per contro l'aumento di peso può facilitare il distacco dell'amianto;
*nel caso di infiltrazioni di acqua: il trattamento impermeabilizza il materiale così che si possono formare internamente raccolte di acqua che appesantiscono il rivestimento e ne disciolgono i leganti, determinando il distacco;
*nel caso di materiali facilmente accessibili, in quanto il trattamento forma una pellicola di protezione scarsamente resistente agli urti. Non dovrebbe essere mai effettuato su superfici che non siano almeno a 3 metri di altezza, in aree soggette a frequenti interventi di manutenzione o su superfici, a qualsiasi altezza, che possano essere danneggiate da attrezzi (es. soffitti delle palestre);


*nel caso di installazioni soggette a vibrazioni (aeroporti, locali con macchinari pesanti, ecc.): le vibrazioni determinano il rilascio di fibre anche se il materiale è stato incapsulato;



IV) tutti i metodi di bonifica alternativi alla rimozione presentano costi minori a breve termine. A lungo termine, però il costo aumenta per la necessità di controlli periodici e di successivi interventi per mantenere l'efficacia e l'integrità del trattamento. Il risparmio economico (così come la maggiore rapidità di esecuzione), rispetto alla rimozione, dipende prevalentemente dal fatto che non occorre applicare un prodotto sostitutivo e che non vi sono rifiuti tossici da smaltire. Le misure di sicurezza da attuare sono, invece, per la maggior parte le stesse per tutti i metodi;




V) interventi di ristrutturazione o demolizione di strutture rivestite di amianto devono sempre essere preceduti dalla rimozione dell'amianto stesso.






Fonte: Decreto Ministero della Sanità, 6 settembre 1994



Legge 27 marzo 1992, n. 257... il capo che ci interessa maggiormente...









Capo VI
Sanzioni 

Art. 15
Sanzioni
 

  1. La mancata adozione delle misure idonee a garantire il rispetto dei valori limite di cui all'articolo 3, nonche' l'inosservanza del divieto di cui al comma 2 dell'articolo 1, sono punite con l'ammenda da lire 10 milioni a lire 50 milioni.
  2. Per l'inosservanza degli obblighi concernenti l'adozione delle misure di sicurezza previste dai decreti emanati ai sensi dell'articolo 6, commi 3 e 4, si applica la sanzione amministrativa da lire 7 milioni a lire 35 milioni.
  3. A chiunque operi nelle attivita' di smaltimento, rimozione e bonifica senza il rispetto delle condizioni di cui all'articolo 12, comma 4, si applica la sanzione amministrativa da lire 5 milioni a lire 30 milioni.
  4. Per l'inosservanza degli obblighi di informazione derivanti dall'articolo 9, comma 1, e dall'articolo 12, comma 5, si applica la sanzione amministrativa da lire 5 milioni a lire 10 milioni.
  5. Alla terza irrogazione di sanzioni previste dal presente articolo, il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato dispone la cessazione delle attivita' delle imprese interessate.