Fra i tanti libri usciti negli ultimi tempi, questo ha immediatamente attirato la mia attenzione. Primo, l'immagine consolatoria del Dalai Lama in copertina, che per me è sempre un balsamo. In qualunque momento e stato d'animo mi trovi, vedere per un attimo la sua immagine mi strappa sempre un sorriso. Magari mesto, ma pur sempre importante. E dentro di me esclamo "Meno male che ci sei". Secondo, come non essere attratti da un libro dedicato alle donne? Banale? Non credo. Basta vedere gli appelli che ogni giorno riceviamo per aiutare donne in difficoltà, picchiate, abbandonate, violentate. La giornalista che ha curato questo volume, buddista, francese, raccoglie tanti pensieri del Dalai Lama, non solo ed esclusivamente dedicati all'universo femminile. Il Dalai Lama si esprime su molte tematiche, alcune diremmo "scottanti", tematiche trattate anche da altri capi spirituali con approcci ben diversi, e sempre con la tendenza a porsi come "giudici supremi e inconfutabili". Cosa che il Dalai Lama non fa. Mai.
Egli sottolinea come, a partire da un passato molto "maschile" e "maschilista", il mondo sia arrivato ad un punto in cui, forse, è meglio cambiare rotta. E associa certi valori, che dovrebbero essere universali ma che tali non sono, anche a causa di retaggi culturali duri a morire e appartenenti a varie culture, all'universo femminile : compassione, generosità, tenerezza. Dalla lettura di questo libro, forse, potrebbe scaturire una rivalutazione del ruolo femminile nella coppia, nella società, a partire dal cuore di noi donne che, per sopravvivenza, spesso indossiamo vesti e ci appropriamo di caratteristiche più maschili che femminili.
Il Dalai Lama appare alla fine come estremamente "aperto di mente", tollerante anche quando affronta temi come l'aborto, l'utilizzo delle cellule staminali, l'eutanasia. Sempre governato dal principio che "L'Amore è un nutrimento a tutti gli effetti" e che sostanzialmente non ci si deve attaccare a nulla, perché tutto passa. Banale, anche questo? Forse. Ma com'è duro, per noi occidentali, figli di dottrine e fratelli di discepoli per cui l'apparire è molto più importante dell'essere, mettere in pratica questi principi fondamentali.
Egli sottolinea come, a partire da un passato molto "maschile" e "maschilista", il mondo sia arrivato ad un punto in cui, forse, è meglio cambiare rotta. E associa certi valori, che dovrebbero essere universali ma che tali non sono, anche a causa di retaggi culturali duri a morire e appartenenti a varie culture, all'universo femminile : compassione, generosità, tenerezza. Dalla lettura di questo libro, forse, potrebbe scaturire una rivalutazione del ruolo femminile nella coppia, nella società, a partire dal cuore di noi donne che, per sopravvivenza, spesso indossiamo vesti e ci appropriamo di caratteristiche più maschili che femminili.
Il Dalai Lama appare alla fine come estremamente "aperto di mente", tollerante anche quando affronta temi come l'aborto, l'utilizzo delle cellule staminali, l'eutanasia. Sempre governato dal principio che "L'Amore è un nutrimento a tutti gli effetti" e che sostanzialmente non ci si deve attaccare a nulla, perché tutto passa. Banale, anche questo? Forse. Ma com'è duro, per noi occidentali, figli di dottrine e fratelli di discepoli per cui l'apparire è molto più importante dell'essere, mettere in pratica questi principi fondamentali.
Recensione di Ivetta BONO
DALAI LAMA - LETTERA ALLE DONNE
Catherine Barry
Edizioni Rizzoli
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