Per l'imminente manifestazione La Tigre e la Libellula, che il 21 novembre vedrà Collegno, le arti marziali e la danza protagonisti contro il maltrattamento di donne e bambini, mi è stato chiesto di trattare il tema della violenza sulle donne, forse perchè, per quanto lo si faccia,è un tema mai abbastanza trattato. Ecco cosa ne è uscito. E' stato un parto difficile, il libro tratta di una violenza particolarmente odiosa, violenza su di una donna bambina, nel solitopaese lontano che non tocca direttamente la nostra vita e i nostri affetti e soprattutto, per fortuna, non tocca la maggior parte dei nostri bambini... Per noi la violenza su donne e bambini rimane un'eccezione, un reato, un comportamento patologico... mentre in altreparti del mondo no.
Questa lettura, credetemi, mi ha devastata; ci ero già cascata con Il cacciatore di aquiloni, Il bambino coi petali in tasca, Il giardino delle favorite... libri che ti cambiano. Ormai da un anno, avevo chiuso la porta, ne avevo bisogno dopo quelle letture allucinanti ma, mi è stato chiesto di farlo di nuovo, di riaprire il capitolo aggiungendo altre pagine di orrore. L' ho fatto, perchè credo che ognuno di noi dovrebbe contribuire a denunciare e far cessare questi orrori.
Parliamo quindi de: Il quaderno azzurro (The Blue Notebook), scritto da James A. Levine ed edito da Piemme, traduzione di Laura Prandino. Cito la traduttrice poichè, pur non essendo riuscita a recuperare il testo in lingua originale, credo che solo la bravura e la maestria, possano dare al linguaggio, di una vicenda del genere, un approccio tanto musicale e leggibile... leggibile con fatica, si intende, con momenti di sconforto, di orrore, di lacerazione del cuore, di angoscia per la piccola bambina "scimmietta" Batuk. Ma...leggibile.
"Batuk, un nome da "scimmia", le dice, infatti, il grasso grosso e lercio autista dell'autobus che porta la piccola verso la strada senza ritorno, condotta dal suo papà, dal suo eroe che la chiama "leopardo dagli occhid'argento". Venduta per un fazzoletto pieno di rupie, la storia di
Batuk, piccola indiana prigioniera di Mumbai, è quasi drammaticamente banale... la povertà ha il diritto, molto spesso, di levarti la dignità umana e, lo fa con più facilità se sei bambino. Batuk è bambina, hanove anni... ha anche il difetto di essere molto bella, una "principessa". Appetibile per il primo vecchio che paga per grugnirle addosso, sotto gli occhi spenti della vecchia governante Kumud del padrone Gahil; Kumud, dagli occhi piccoli e azzurro scuro, con due gambe ossute che quando danno calci sembrano due gambe del tavolo... e, che forse ottant'anni prima ha subito lo stesso trattamento. Sempre odiosa l'omertà, ancor più se femminile ma, è un dato di fatto, esiste. Gli uomini come antagonisti delle donne, ma almeno antagonisti dichiarati. Il ribrezzo più grande è il tacito assenso di donne su donne, di donne su bambini. Questo è contro natura: la vecchia che assiste con l'animo ormai legnoso come le sue vecchie gambe, la mamma di Batuk che organizza una triste festa per la sua piccola di nove anni, ben sapendo dove andrà a finire di lì a poco, le viscide coccole dell'Ippopotama Maitresse che dirige la casa. Donne aguzzine, inconcepibili per natura, ma ben presenti in ogni epoca ed in ogni società.
La bambina Batuk si crea un piccolo universo dorato, ricco di termini infantili e golosi; la stanza dove riceve è il suo nido, e "nel suonido inforna e fa la torta". Anche dieci torte al giorno, così
l'Ippopotama è contenta e, se possibile, ancora più gentilmente viscida. Batuk viene sporcata a nove anni con dell'inchiostro nero, indelebile... ma la sua forza e la sua fantasia la fanno sopravvivere, fino ad innamorarsi del suo giovane compagno di sventura, il suo principe. Gli dice, un giorno, che il suo fisico sta cambiando e che presto anche lui potrà amarla come un re... ma Puneet non sarà mai re e non potrà mai amare Batuk. Puneet è più appetibile come eterno adolescente, ed eterno adolescente lo faranno restare. Batuk capirà tutto ciò, vedendo semplicemente delle bende intorno ai fianchi dell'unico viso umano che le dia dolcezza.
Batuk scrive, con una matita sempre più corta, spuntata, ed una biro regalatale da uno studente.
Giovane, dolcissima, agguerrita Batuk, per sempre nel nostro cuore, fra le lenzuola bianche dell'ospedale che la ospita nelle ultime pagine. Come per sempre rimarranno nel nostro cuore i piccoli cuccioli feriti e violentati dei volumi che ho citato all'inizio. Impossibile leggere libri come questi, senza percepire i battiti dei loro cuori e lasofferenza delle loro anime dilaniate.
Alla fine del libro, viene specificato che le royalties americane dell'autore vengono devolute all'International Center for Missing andexploited Children (www.icmec.org) e al National Center for Missing and Exploited Children (www.missingkids.com). Consultabile anche www.batukfoundation.org. e www.minori.it (interessante articolo sulla situazione dei bambini immigrati in otto paesi industrializzati).
APPROFONDIMENTI E LINK CISMAI - Terzo e Quarto Rapporto del Governo all'ONU sulla condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza in Italia Il Terzo e quarto rapporto del Governo sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia è stato trasmesso il 22 gennaio 2009 al Comitato Onu sui diritti del fanciullo nella versione originale inglese. La versione del rapporto in lingua italiana è stata pubblicata con il titolo "Diritti in crescita" dal Centro Nazionale di Documentazione e Analisi sull'Infanzia e l'Adolescenza. Il Rapporto illustra lo stato di attuazione della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo e dei due relativi protocolli opzionali sul coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati e sulla vendita di bambini, la prostituzione e la pornografia infantile. Il documento, predisposto grazie a uno speciale gruppo di lavoro, è stato adottato dal Comitato interministeriale per i diritti umani sulla base della bozza approvata dall'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. Alla sua stesura ha contribuito anche il CISMAI nell'ambito dell'Osservatorio nazionale sull'Infanzia e l'Adolescenza. Un rapporto indipendente, curato dal Gruppo sulla CRC di cui fa parte anche il Cismai, è in corso di preparazione. Leggi | Scarica il file (1,63 MBytes - 231 downloads) |
Lettera aperta di appello per la modifica del disegno di legge sulla prostituzione L'11 settembre 2008, il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge su proposta del Ministro per le pari opportunità, recante “Misure contro la prostituzione”. In data 9 ottobre 2008, il Ministro ha tenuto sull’argomento un’audizione presso la Commissione Bicamerale, ribadendo il contenuto dell’art. 2 del DDL con l’inasprimento delle pene per coloro che sfruttano la prostituzione minorile e misure di rimpatrio accelerato e semplificato dei minori stranieri non accompagnati vittime di prostituzione. Sul primo articolo del DDL e su questo ultimo punto, il CISMAI, il principale coordinamento italiano di centri pubblici e privati contro l’abuso all’infanzia, esprime tutto il suo dissenso e la sua preoccupazione. |
LEGGE 3 agosto 1998 n. 269 - NORME CONTRO LO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, DELLA PORNOGRAFIA, DEL TURISMO SESSUALE IN DANNO DI MINORI, QUALI NUOVE FORME DI RIDUZIONE IN SCHIAVITU'. Legge 3 agosto 1998 n. 269 NORME CONTRO LO SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, DELLA PORNOGRAFIA, DEL TURISMO SESSUALE IN DANNO DI MINORI, QUALI NUOVE FORME DI RIDUZIONE IN SCHIAVITU'. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 10 agosto 1998 n.185 |
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