Secondo un progetto Regionale di lotta biologica alle zanzare L. R. 75/95, i comuni aderenti nel 2008 sono stati:
1. LEINI' con 11 ovitrappole - rilevate due zone infestate
2. VENARIA con 21 ovitrappole - rilevate diverse zone infestata dalla zanzara tigre
3. COLLEGNO Frazione Savonera con 7 ovitrappole - rilevata l'area di Via Venaria infestata dalla zanzara tigre
4. CIRIE' con 2 ovitrappole - non è stata rilevata alcuna infestazione
5. CASELLE TORINESE con 4 ovitrappole - rilevata zanzara tigre nel comune di Mappano
6. BORGARO TORINESE con 4 ovitrappole - non è stata rilevata alcuna infestazione
7. SAN MAURIZIO CANAVESE con 2 ovitrappole - non è stata rilevata alcuna infestazione
8. SAN BENIGNO CANAVESE con 2 ovitrappole - non è stata rilevata alcuna infestazione
9. SAN FRANCESCO AL CAMPO con 2 ovitrappole - non è stata rilevata alcuna infestazione
10. RIVAROSSA con 2 ovitrappole - non è stata rilevata alcuna infestazione
I COMUNI CHE STANNO ANCORA MONITORANDO SONO:
CIRIE' - CASELLE TORINESE - BORGARO TORINESE - SAN MAURIZIO CANAVESE - SAN MAURIZIO CANAVESE - SAN FRANCESCO AL CAMPO - RIVAROSSA.
MODALITA' DI MONITORAGGIO
Per rilevare tempestivamente ogni nuova infestazione ed attivare un piano di intervento e comunque per poter seguire l’evoluzione delle infestazioni già note, è necessario disporre di un sistema di sorveglianza, che dia informazioni su presenza, distribuzione e abbondanza delle specie in una certa area in un certo momento. A tale scopo viene predisposto un sistema di monitoraggio che si avvale dell’impiego delle OVITRAPPOLE.
L’ovitrappola è un contenitore di plastica scuro di 500 mL di capacità. Al suo interno è posizionata verticalmente una bacchetta di masonite della dimensione 3x15 cm, che fornisce alle femmine di Aedes albopictus una superficie adeguata su cui far aderire le uova, poco sopra la superficie dell’acqua di cui è riempito per tre quarti il contenitore.
Le ovitrappole sono identificate con un codice, vengono posizionate sul territorio in siti idonei ed in numero adeguato allo scopo di aver un’informazione quanto più capillare possibile. Durante i controlli, che a seconda della stagione avvengono con periodicità diversa, l’acqua dell’ovitrappola viene rinnovata e la bacchetta sostituita. In laboratorio, al microscopio ottico, viene accertata la presenza ed il numero delle uova presenti.
Per valutare la distribuzione e l’abbondanza della specie in una data area, sono considerati due parametri, la percentuale di trappole positive sul totale di quelle operanti e il numero medio di uova per trappola positiva.
L’ovitrappola è un contenitore di plastica scuro di 500 mL di capacità. Al suo interno è posizionata verticalmente una bacchetta di masonite della dimensione 3x15 cm, che fornisce alle femmine di Aedes albopictus una superficie adeguata su cui far aderire le uova, poco sopra la superficie dell’acqua di cui è riempito per tre quarti il contenitore.
Le ovitrappole sono identificate con un codice, vengono posizionate sul territorio in siti idonei ed in numero adeguato allo scopo di aver un’informazione quanto più capillare possibile. Durante i controlli, che a seconda della stagione avvengono con periodicità diversa, l’acqua dell’ovitrappola viene rinnovata e la bacchetta sostituita. In laboratorio, al microscopio ottico, viene accertata la presenza ed il numero delle uova presenti.
Per valutare la distribuzione e l’abbondanza della specie in una data area, sono considerati due parametri, la percentuale di trappole positive sul totale di quelle operanti e il numero medio di uova per trappola positiva.
Nella Frazione Savonera di Collegno sono posizionate 7 ovitrappole.
Dall’analisi delle catture e degli avvistamenti di esemplari adulti di zanzara tigre, nella stagione autunnale 2008 è risultata infestata l’area nei pressi di via Venaria.
Dall’analisi delle catture e degli avvistamenti di esemplari adulti di zanzara tigre, nella stagione autunnale 2008 è risultata infestata l’area nei pressi di via Venaria.
Qui di seguito i codici e le relative zone del posizionamento delle ovitrappole:
S1. Via Venaria - Deposito
S2. Via Venaria - Via Villa Cristina
S3. Via Villa Cristina - Interno
S4. Via Villa Cristina
S5. Via Villa Cristina - Parco giochi
S6. Via Boves
S7. Via Petrarca - Parco Giochi
L’entità del problema “Zanzara Tigre” non è stata sottostimata da molti Comuni piemontesi che hanno deciso di “metterla in gabbia” adoperandosi per attivare una campagna di lotta.
L’eradicazione di una colonia di Aedes albopictus non è un obbiettivo impossibile da raggiungere ma richiede la concomitanza di circostanze favorevoli. La più importante è la scoperta precoce dell’infestazione, quando questa è ancora limitata al sito di ingresso (in genere un deposito di copertoni) e la popolazione della zanzara non è ancora saldamente radicata nel territorio circostante. La probabilità di successo aumenta quando il sito di ingresso non sia strettamente contiguo a zone densamente abitate e il clima sia localmente poco favorevole allo sviluppo massimo della specie. Inoltre gli interventi di controllo devono essere condotti da personale qualificato ed esperto, dotato di attrezzatura idonea e supportato da un sistema di monitoraggio capillare.
Quando l’eradicazione da un territorio non è più possibile, l’obbiettivo che ci si pone è quello della riduzione della densità delle specie fino a livelli di buona sopportabilità. Questo risultato si ottiene tramite:
1. un’azione preventiva, che consiste nella partecipazione comunitaria, la quale si esplica attraverso l’eliminazione dei focolai “domestici”, che va condotta durante tutto l’anno. A tal riguardo è di fondamentale importanza l’attività di informazione/formazione dei cittadini tramite la divulgazione attuata ad esempio con la distribuzione di volantini, con interventi nelle scuole e alle manifestazioni. Da quest’anno è attivo anche un numero verde. Con questi strumenti si informa la popolazione sui corretti comportamenti da adottare. Talora può essere necessario imporre delle ordinanze comunali specifiche;
L’eradicazione di una colonia di Aedes albopictus non è un obbiettivo impossibile da raggiungere ma richiede la concomitanza di circostanze favorevoli. La più importante è la scoperta precoce dell’infestazione, quando questa è ancora limitata al sito di ingresso (in genere un deposito di copertoni) e la popolazione della zanzara non è ancora saldamente radicata nel territorio circostante. La probabilità di successo aumenta quando il sito di ingresso non sia strettamente contiguo a zone densamente abitate e il clima sia localmente poco favorevole allo sviluppo massimo della specie. Inoltre gli interventi di controllo devono essere condotti da personale qualificato ed esperto, dotato di attrezzatura idonea e supportato da un sistema di monitoraggio capillare.
Quando l’eradicazione da un territorio non è più possibile, l’obbiettivo che ci si pone è quello della riduzione della densità delle specie fino a livelli di buona sopportabilità. Questo risultato si ottiene tramite:
1. un’azione preventiva, che consiste nella partecipazione comunitaria, la quale si esplica attraverso l’eliminazione dei focolai “domestici”, che va condotta durante tutto l’anno. A tal riguardo è di fondamentale importanza l’attività di informazione/formazione dei cittadini tramite la divulgazione attuata ad esempio con la distribuzione di volantini, con interventi nelle scuole e alle manifestazioni. Da quest’anno è attivo anche un numero verde. Con questi strumenti si informa la popolazione sui corretti comportamenti da adottare. Talora può essere necessario imporre delle ordinanze comunali specifiche;
2. interventi di monitoraggio capillare, che devono puntare alla individuazione precoce della presenza di zanzara tigre all’inizio della stagione favorevole, per avere così la possibilità di intervenire sulla popolazione dell’insetto, prima che ne aumenti la densità
3. trattamenti antilarvali e se necessario interventi mirati sulle popolazioni adulte di zanzara.
COSA FANNO I COMUNI ADERENTI AL PROGETTO
1. Monitoraggio costante delle aree urbane ed extraurbane;
2. Trattamenti larvicidi dei focolai presenti sul suolo pubblico;
3. Trattamenti sulle popolazioni adulte di zanzara;
4. Divulgazione alla cittadinanza.
2. Trattamenti larvicidi dei focolai presenti sul suolo pubblico;
3. Trattamenti sulle popolazioni adulte di zanzara;
4. Divulgazione alla cittadinanza.
PER IMPARARE A COMBATTERLE E' IMPORTANTE CONOSCERE LE LORO ABITUDINI:
Le zanzare sono attive nel periodo che va da aprile a fine ottobre con variazioni che dipendono dall'andamento stagionale (caldo umidità).
Solo le zanzare femmine ci pungono dopo l'accoppiamento, perché per poter maturare le loro uova hanno bisogno di un pasto di sangue (umano e animale).
Le zanzare femmine dopo il pasto di sangue depongono le loro uova in piccole raccolte d'acqua stagnante: pozzanghere, fossi, ma anche semplicemente sottovasi, bidoni, annaffiatoi, bottiglie...purché ci sia un pò d'acqua.
Dalle uova, depositate in gran numero, in pochi giorni fuoriescono le larve, che vivono sempre nell'acqua, che si trasformano poi in pupe ed infine nell'insetto adulto.
In primavera e in estate il periodo che intercorre dalla deposizione dell'uovo allo sviluppo dell'adulto è di circa 5 - 9 giorni.
NEL NOSTRO TERRITORIO COMUNALE LE SPECIE DI ZANZARE PRESENTI SONO PRINCIPALMENTE DUE:
La zanzara tigre (Aedes albopictus): depone le uova in contenitori che possono riempirsi d'acqua (anche piovana) normalmente presente attorno alle abitazioni private: recipienti, bottiglie, pieghe dei teloni di plastica, sottovasi, bidoni, avvallamenti nei terreni...insomma qualsiasi contenitori di piccole e medie dimensioni che possa raccogliere dell'acqua.
In ambito urbano, invece, i principali siti di deposizione sono rappresentati dalle caditoie (tombini stradali) e da pozzetti vari.
Punge durante tutto il giorno ma è una scarsa volatrice: si sposta solamente di una decina di metri.
La zanzara comune notturna (Culex pipiens): depone le uova principalmente nei tombini, nelle fontane, nei fossi, nelle acque di scarico e soprattutto se inquinate da materiale organico.
Quindi i principali luoghi di deposizione sono di pertinenza pubblica.
Punge nelle ore notturne ed è una volatrice di media capacità: si sposta per poche centinaia di metri.
SEMPLICI REGOLE PER DIFENDERSI E IMPEDIRE LA DIFFUSIONE
• EVITARE IL PERSISTERE DI ACQUA STAGNANTE: nelle aree contigue alle abitazioni (giardini, terrazzi, orti, ecc) va evitata la formazione di raccolte d’acqua rimuovendo ogni sorta di contenitore, potenziale habitat per lo sviluppo larvale, come ad esempio secchi, bacinelle, bidoni, ecc. anche di piccola dimensione.
• Contenitori di uso comune, come sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi per animali domestici, annaffiatoi, ecc. vanno svuotati frequentemente e puliti accuratamente per eliminare le eventuali uova.
• Eventuali contenitori d’acqua inamovibili, quali ad es. vasche in cemento, bidoni e fusti per irrigazione degli orti, vanno coperti con strutture rigide, teli di plastica ben tesi o reti zanzariere che impediscono alle zanzare adulte di entrare nel contenitore e deporre le uova. Nelle grondaie agevolare il deflusso delle acque.
• Contenitori di uso comune, come sottovasi di piante, piccoli abbeveratoi per animali domestici, annaffiatoi, ecc. vanno svuotati frequentemente e puliti accuratamente per eliminare le eventuali uova.
• Eventuali contenitori d’acqua inamovibili, quali ad es. vasche in cemento, bidoni e fusti per irrigazione degli orti, vanno coperti con strutture rigide, teli di plastica ben tesi o reti zanzariere che impediscono alle zanzare adulte di entrare nel contenitore e deporre le uova. Nelle grondaie agevolare il deflusso delle acque.
• Nelle piccole fontane ornamentali da giardino vanno introdotti pesci come la Gambusia o il comune pesce rosso.
• Mantenere pulite vasche e piscine.
• Le caditoie, i tombini, le grondaie, ecc vanno ispezionati, puliti e vuotati almeno ogni due settimane, eventualmente trattati con prodotti larvicidi (preferibilmente biologici).
• Non abbandonare alcun tipo di rifiuto all’esterno.
• Non lasciare copertoni d’auto all’aperto: sono la culla della zanzara tigre.
• Favorire lo scorrimento (drenaggio) delle acque lungo i fossi stradali. Nelle grondaie agevolate il deflusso dell'acqua.
• Tenere rasati i prati ed eliminare le sterpaglie.
• Segnalare all'Amministrazione la presenza di eventuali focolai (copertoni abbandonati, ecc.).
• Le caditoie, i tombini, le grondaie, ecc vanno ispezionati, puliti e vuotati almeno ogni due settimane, eventualmente trattati con prodotti larvicidi (preferibilmente biologici).
• Non abbandonare alcun tipo di rifiuto all’esterno.
• Non lasciare copertoni d’auto all’aperto: sono la culla della zanzara tigre.
• Favorire lo scorrimento (drenaggio) delle acque lungo i fossi stradali. Nelle grondaie agevolate il deflusso dell'acqua.
• Tenere rasati i prati ed eliminare le sterpaglie.
• Segnalare all'Amministrazione la presenza di eventuali focolai (copertoni abbandonati, ecc.).
Dopo tutte queste informazioni molti cittadini continuano a domandare alle ANGELS se quest'anno la disinfestazione contro le zanzare è stata fatta, in effetti prima di questo strordinario freddo, Collegno era totalmemente invasa! Infatti quest'anno sono talmente incarognite che si attaccano anche alle focacce farcite!!!
oltre che alle braccia gustose della nostra ANGELS...
...MA E' POSSIBILE FARSI SUCCHIARE IL SANGUE MENTRE SI BEVE IN TRANQUILLITA' UN CAFFE'?!?...PER AVERE IL TEMPO DI FARE UNA "FOTO RICORDO"...
ALTRE ZANZARE ERANO PAZIENTEMENTE IN CODA PER "GUSTARSI" LO STESSO MOMENTO DI GLORIA!
Alcuni cittadini, la scorsa settimana ci hanno riferito di avere visto dei personaggi che ravanavano nei tombini e, spinti ovviamente dalla curiosità, gli hanno domandato cosa stessero facendo...sembrerebbe che, stessero eseguendo la disinfestazione per le zanzare.
Sembrerebbe, inoltre, che alla domanda come mai così tardi, abbiano risposto che l'APPALTO gli è stato conferito SOLAMENTE ORA!
Se tutto ciò fosse vero, ai cittadini collegnesi che hanno combattuto tutta l'estate con eserciti di zanzare, bisognerebbe dare qualche spiegazione in più. A parte noi adulti, ma i bambini erano e alcuni sono ancora martoriati dalle punture di zanzara!
Inormazione molto interessante e precisa sul piano locale, peccato che le pastoie della burocrazia menta in funzione la protezione dopo la schiusa delle uova, giusta osservazione! la prevenzione andrebbe fatta prima
RispondiEliminaSe davvero l'appalto l'hanno dato solamente ora e gli hanno conferito l'ordine di disinfestare, beh...significa che è l'ennesima spesa fatta male a carico nostro.
RispondiEliminaClaudia
esatto altra spesa inutile!!!! cmq angels x quella zanzara non era tanto un momento di gloria perchè dopo è morta!!! Se era un tranello per non farci usare i giardini sotto casa in modo che rimanessero nuovi mi dispiace ma nn ci sono riusciti!!!
RispondiEliminaSperiamo che il prossimo anno l'appalto venga dato prima visto che come al solito arriviamo sempre, noi a Collegno, con l'ultimo treno chissà come mai????????????
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