L'asportazione del sughero è un'operazione periodica che si esegue a cicli decennali su piante che hanno almeno 15-20 anni d'età. Il sughero maschio non ha valore a causa dell'eccessiva irregolarità e porosità, perciò è utilizzato per trasformazioni di secondaria importanza. Dopo il primo taglio, la pianta produrrà sughero femmina, destinato principalmente alla produzione di tappi di bottiglia.
Il sughero femmina si asporta ogni 9-12 anni, quando il sughero raggiunge uno spessore di circa 5 cm. L'abbreviazione dei cicli di decorticazione, oltre a produrre sughero di minore qualità è deleteria perché compromette seriamente la longevità della pianta. In ogni modo l'asportazione del sughero si ripercuote in qualche misura sulla longevità, perciò una sughera sottoposta sistematicamente alla decorticazione non supera in genere i 100-150 anni di durata. Data l'elevata richiesta nel mercato e la progressiva riduzione delle superfici a sughereta la tendenza è all'abbreviazione dei cicli di decorticazione.
Il taglio del sughero si pratica manualmente con i metodi tradizionali, usando apposite accette. L'operazione si esegue da maggio a luglio e richiede perizia ed esperienza in quanto il taglio deve arrivare al fellogeno senza interessare gli strati più interni della corteccia (felloderma e libro). Tagli male eseguiti infatti compromettono la vitalità della sughera.
I primi sugheri che vengono pelati hanno una superficie ruvida e sono quindi di pessima qualità, solo quelli successiva hanno una superficie più liscia e quindi più raffinata.
La sughera viene coltivata principalmente in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Marocco, Algeria e Tunisia. In Europa la produzione annuale di sughero ammonta a 340.000 tonnellate per un fatturato totale di 1,5 miliardi di euro e dà impiego a 30.000 persone.
Circa il 50% della produzione mondiale di sughero si trova in Portogallo, più precisamente nella regione dell'Alentejo, dove si producono 180.000 tonnellate di sughero l'anno. Spesso lo si trova in combinazione con la pastorizia o la coltivazione di cereali. La maggior parte delle aziende di lavorazione del sughero si trovano nell'area di Lisbona e nel nord del paese.
In Portogallo gli alberi scortecciati di fresco ricevono una marchiatura di colore rosso sul tronco. Se per esempio un albero è stato scortecciato nel 2003, questo sarà marchiato con un 3 affinché il contadino sappia che quell'albero potrà essere nuovamente scortecciato solo nel 2012.
I dischi di sughero di prima qualità vengono impiegati per la produzione di tappi di bottiglia, quelli di seconda scelta per tappezzerie o piedi per letti, quelli di categoria peggiore, invece, per la produzione di compensato, materiale isolante o pressato per la produzione di zoccoli per sandali.
Dopo tutta questa "pappardella" di delucidazioni stile Wikipedia, ecco un'altra proposta delle The Angels:
A Collegno si parla del problema immondizia e riciclaggio...certo abbiamo cassonetti per la carta, il vetro, la plastica, le pile, gli indumenti smessi, l'organico, l'indifferenziato ma.... ci è sorto un dubbio.
A Collegno si parla del problema immondizia e riciclaggio...certo abbiamo cassonetti per la carta, il vetro, la plastica, le pile, gli indumenti smessi, l'organico, l'indifferenziato ma.... ci è sorto un dubbio.
Nessuno ha mai detto che il sughero è totalmente recuperabile ed i produttori di vino hanno difficoltà a trovare quello migliore e a minor costo. Si stanno introducendo tappi di plastica ed è sconcertante pensare di stappare un tappo "plasticoso" anche solamente per "gustare" uno spumante di media qualità.
Molti, usano sughero scadente rovinando il gusto del vino.
Il sughero, come abbiamo già descritto è prodotto dalla corteccia della quercia da sughero e, viene impiegato sempre di piu' nell'edilizia biologica, dai calzaturifici per farne tacchi ecc...
Quindi, le The Angels si chiedono, dopo aver fatto giri serali per aperitivi ed apericene dove si bevono vini di vari tipi (scritta così sembriamo delle alcolizzate...non credeteci!!!) ...per evitare di trovarci con tappi di plastica o di sughero ammuffiti nel vino, perche' non si pensa al riciclaggio del sughero su larga scala?
Da profane pensiamo che l'operazione non sarebbe difficile e comunque poco costosa.
Come avviene per le pile,i contenitori, sarebbero poco ingombranti e verrebbero forniti agli esercenti, quali ristoranti, enoteche, bar ecc. I
Inoltre, essendo riciclato anche nel campo dell'edilizia, si otterrebbero prezzi minori...bel guadagno...il vino non saprebbe di tappo, la bioedilizia ne sarebbe avvantaggiata con prezzi inferiori e, forse, si creerebbero nuovi posti di lavoro... Provare a pensarci?
W IL SUGHERO!!!
Questi ragazzi hanno capito il valore che può avere un tappo di sughero!
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